Articolo di Gian Luca Pasini
A soli sei mesi dalla scomparsa della campionessa del mondo di volley Sara Anzanello, la Santelli editore pubblica postumo “Chiamatemi ancora Anza”, scritto autobiografico di Sara nato dal desiderio di raccontare la storia della propria vita, con il contributo straordinario della sua famiglia. Una storia costellata di successi: carriera iniziata nel 1995 in serie A2, nel 1998 porta a casa la prima medaglia d’oro con la nazionale italiana Under 19, vince poi con la maglia azzurra l’Oro ai Mondiali (2002) e 2 Coppe del Mondo (2007, 2011) oltre al premio personale “Miglior Muro” al World Grand Prix (2006) e non si arresta fino ad arrivare a essere considerata tra le più quotate giocatrici di pallavolo nel panorama sportivo italiano ed internazionale. Ma è anche una storia di cadute, di momenti tetri a cui Sara ha fatto fronte con coraggio e forza. Nel 2013 infatti, ingaggiata dall’Azərrail Voleybol Klubu in Azerbaijan, è stata colpita da un’epatite fulminante che l’ha obbligata al ritorno in Italia per un trapianto di fegato d’urgenza.
Leggi l’intervista completa QUI