A Birobidžan io ci sono nato

A Birobidžan io ci sono nato

Isaac ha un rapporto ibrido, confuso e distaccato con le proprie origini, sentendosi a volte quasi imbrigliato in qualcosa che tutto sommato non lo riguarda da vicino. Lui si percepisce come un ebreo a metà, sia per via di quello scarso senso di appartenenza, sia per un motivo più rigorosamente religioso, dato che sa fin troppo bene che nell’ebraismo prevale il rapporto matrilineare. E sua madre non era ebrea, lo era il padre, ovvero il figlio di suo nonno Jacob. Non ha conosciuto i genitori, suo padre ebreo, sua madre no, forse atea, ma non gli è dato di sapere. Tenta una scalata sociale con tutte le sue forze, sa bene che essere un membro effettivo del KGB può dargli più di qualche chance, così si getta nel tristemente noto servizio segreto russo, ma la cosa lo tormenta, sa bene che se suo nonno Jacob lo scoprisse, per entrambi si aprirebbe una ferita insanabile. Mal sopportando le contraddizioni del suo retaggio, Isaac si ritroverà così combattuto tra il suo ruolo nel KGB e l’affetto che prova per il nonno, l’unica persona che si sia mai occupata di lui, alla ricerca di un’identità che sembra farsi sempre più difficile da trovare.

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Isaac ha un rapporto ibrido, confuso e distaccato con le proprie origini, sentendosi a volte quasi imbrigliato in qualcosa che tutto sommato non lo riguarda da vicino. Lui si percepisce come un ebreo a metà, sia per via di quello scarso senso di appartenenza, sia per un motivo più rigorosamente religioso, dato che sa fin troppo bene che nell’ebraismo prevale il rapporto matrilineare. E sua madre non era ebrea, lo era il padre, ovvero il figlio di suo nonno Jacob. Non ha conosciuto i genitori, suo padre ebreo, sua madre no, forse atea, ma non gli è dato di sapere. Tenta una scalata sociale con tutte le sue forze, sa bene che essere un membro effettivo del KGB può dargli più di qualche chance, così si getta nel tristemente noto servizio segreto russo, ma la cosa lo tormenta, sa bene che se suo nonno Jacob lo scoprisse, per entrambi si aprirebbe una ferita insanabile. Mal sopportando le contraddizioni del suo retaggio, Isaac si ritroverà così combattuto tra il suo ruolo nel KGB e l’affetto che prova per il nonno, l’unica persona che si sia mai occupata di lui, alla ricerca di un’identità che sembra farsi sempre più difficile da trovare.

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Eugenio Cardi

Eugenio Cardi, scrittore, vive e lavora a Roma.
Ha pubblicato ad oggi otto romanzi, pubblicati in Italia e all’estero (Francia, Spagna, Canada, Argentina). Il suo nuovo romanzo, “Come pipistrelli nella notte”, contemporaneamente in libreria in Italia e in Argentina da giugno 2020, ispirato ad una dura storia vera, è un romanzo di denuncia sociale contro omofobia e femminicidio. I suoi romanzi - tutti basati su un percorso di introspezione psicologica o inerenti temi di forte rilevanza sociale - sono stati presentati in numerose occasioni da nomi di eccellenza del panorama nazionale ed internazionale del mondo accademico, della cultura e del giornalismo (Paola Gassman, Emanuela Panatta, Franco di Mare, Mariella Venditti, Irene Ferri, Sandro Petrone, Prof. Matteo Villanova, Dott. Pompeo Martelli, On. Paola Binetti, On. Aldo Di Biagio, e molti altri…). Spesso le presentazioni dei suoi romanzi sono avvenute in ambito accademico.
Tra i vari suoi romanzi, “Irene F. Diario di una borderline” (romanzo di denuncia sociale contro il terribile fenomeno dell’abuso sessuale infantile) è stato presentato in anteprima presso la Sala Stampa della Camera dei Deputati nel maggio del 2011 e successivamente il 25 febbraio 2016 presso il Senato della Repubblica Italiana. Irene F. è stato tradotto e pubblicato in diversi altri Paesi.
Laureato in Scienze Politiche presso l’Università degli Studi di Perugia (indirizzo politico-sociale), Eugenio Cardi ha conseguito negli anni una lunga esperienza nella Comunicazione nell’ambito del Non Profit, in particolare negli ambiti: carcer, minori in difficoltà, immigrazione.
In quanto Presidente dell’Associazione Culturale Puntoeacapo ha preso parte ai lavori
- della Consulta Permanente del Comune di Roma per le problematiche Penitenziarie, essendo stato tra l’altro Istitutore e Responsabile del Laboratorio di Scrittura Creativa che si è svolto da novembre 2006 a marzo 2007 presso il carcere romano di Regina Coeli
- e del Gruppo CRC, Gruppo di Lavoro per la Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza capitanato da Save the Chldren
- del Tavolo Asilo, composto da tutte le maggiori organizzazioni non governative del Paese.
Cardi è stato infine docente nell’ambito del Master “Educazione affettiva, estetica ed emozionale e Criminologia interventistica per Sindromi pedofile e Sex-offenders” organizzato dall’Università degli Studi Roma 3 e diretto dal Professor Matteo Villanova.

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