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“Nella Testa del Campione”, il libro del Mental Coach Sandro Corapi sbarca sul Corriere dello Sport

NELLA TESTA DEL CAMPIONE IN LIBRERIA Ottobre 2020.“Nella testa del campione” di Sandro Corapi (Santelli editore, 2020) è finalmente disponibile nelle librerie italiane e online. Il famoso Mental Coach si rivolge a tutti gli sportivi, in particolare a calciatori e allenatori, dalle scuole calcio alla Serie A, che vogliono vincere. Molti puntano sugli aspetti tecnici e sulla preparazione atletica, dimenticando la cosa più importante: la mentalità. Nel campo e nella vita si vince prima di tutto con “la testa”. Lo stesso Simone Inzaghi, CT della Lazio, che è autore della prefazione, racconta nel libro: “… sono sicuro che le dinamiche raccontate in questo libro saranno utili a molte persone, così come lo sono state per me”. Il libro fa parte della collana sportiva “Storie d’oro”, diretta dal giornalista RAI Maurizio Colantoni. Nel libro sono presenti interviste e racconti di sportivi di prima fascia come il Campione del Mondo Pippo Inzaghi, Hernanes e Petkovic, che confermano quanto sia importante ottenere una mentalità vincente per ottenere i risultati in campo. Corapi spiega quindi le tecniche e i segreti della vittoria, attraverso i principali dubbi di calciatori e allenatori e gli ostacoli della mente da superare per ottenere il meglio da se stessi. I consigli del Mental Coach sono validi anche per tutti coloro che vogliono vivere una vita eccellente, partendo dal giusto atteggiamento mentale fino ad arrivare a comportamenti corretti e uno stile di vita sano. Il motore dell’esistenza umana è infatti il saper affrontare qualsiasi situazione, positiva o negativa che sia, per realizzare il benessere collettivo ed individuale affrontando le problematiche quotidiane con sicurezza e capacità superiori alla norma e questo è possibile solo quando si è padroni della propria mente. DAL CORRIERE DELLO SPORT

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Santelli presenta “Cossiga e l’alfabeto con la K” al decennale dalla scomparsa

Evento annullato come da obblighi imposti dal DPCM Sono passati 10 anni dalla scomparsa di Francesco Cossiga, politico di lungo corso ed ex Presidente della Repubblica. Per l’occasione l’autore Anthony Muroni, giornalista e già direttore de L’unione sarda, ha pubblicato per Santelli editore “Cossiga e l’alfabeto con la K”, in tutte le librerie dal 5 novembre 2020. Il libro verrà presentato in anteprima il 29 ottobre, alla presenza di Vittorio Sgarbi, Giuliano Amato, Luciano Violante, Paolo Del Debbio, Clemente Mastella, Paolo Naccarato e Peppino Gargani. L’appuntamento è fissato al 29 ottobre a Sutri (Chiesa di San Francesco), ore 16:00. Vi aspettiamo. Il libro è già pre-ordinabile sulla Libreria Santelli Online, al seguente link:https://santellionline.it/products/cossiga?_pos=1&_sid=fd2b595f9&_ss=r

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Giuseppe Santelli intervistato da LaC News

È andato in onda il servizio di Salvatore Bruno per LaC News contenente l’intervista all’editore Giuseppe Santelli. Centrale la riapertura delle librerie, principali nodi di cultura libraria, affrontando quindi anche la riduzione di rifornimenti di Amazon oltre all’arresto, momentaneo, della crescita della storica casa editrice cosentina Santelli. Finale la proposta dell’Editore di estendere il bonus cultura alla fascia più in difficoltà nell’acquisto di libri a tutti i giovani e non esclusivamente ai diciottenni. Vi lasciamo l’intervista al completo: https://video.lacnews24.it/la-calabria-rimette-in-moto-la-filiera-della-cultura/2020/04/26/411958915/

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L’intervista al Presidente Giuseppe Santelli

Lunedì 10 febbraio 2020, il Presidente Giuseppe Santelli ha rilasciato un’intervista a Francesca Rita Rombolà per Poesiaeletteratura.it dove ha parlato della sua attività di editore, svelando curiosi e intimi dettagli. Giuseppe Santelli è presidente del Gruppo Editoriale Santelli e Amministratore Unico della Santelli editore, per la quale continua la lunga tradizione di famiglia. Quando aveva solo 25 anni ha preso in mano l’attività, divenendo così il più giovane editore d’Italia, rinnovando e ringiovanendo la sua casa editrice, fino a portarla dov’è oggi: una delle realtà più affermate e in crescita dell’attuale panorama editoriale italiano   Tratto da https://www.poesiaeletteratura.it/wordpress/2020/02/i-libri-sono-la-fonte-principale-della-mia-felicita-conversazione-con-leditore-giuseppe-santelli/   D – Vorrei iniziare questa conversazione con l’editore Santelli con una domanda che può sembrare un tantino scontata ma che in realtà è piuttosto significativa dal punto di vista culturale, e cioè: i libri, nella vita di Giuseppe Santelli, cosa hanno rappresentato e cosa rappresentano? R – I libri, più che rappresentare qualcosa, sono del tutto la mia vita. In mezzo ai libri sono nato e cresciuto. Mentre ai bambini, di solito, si regalano i giocattoli, a me venivano regalati libri sull’antica Grecia. Arrivato all’università, passavo fino a dodici ore al giorno sui libri e, sempre i libri, sono ancora oggi la mia “dolce metà”: mi alzo e leggo per imparare sempre cose nuove, arrivo alla Santelli Editore alle sette e leggo le proposte editoriali che mi arrivano, torno a casa e leggo per piacere. I libri sono la fonte principale della mia felicità. D – I suoi inizi, diciamo nel campo della produzione dell’arte, hanno preso il via con la musica, con una casa discografica, vero? Ne vuole parlare un po’? R – Era il 2010, volevo unire il mio approccio editoriale, che mi scorre dentro, e l’esperienza acquisita fino ad allora con il mio amore per la musica, e così ho fondato un’etichetta discografica. Avevo solo diciotto anni, e ho iniziato quasi per gioco. Ho cercato di mettere a disposizione tutte le mie forze per realizzare i sogni altrui: quelli di chi voleva far conoscere e apprezzare la propria arte. Questa esperienza ha posto le basi per i miei progetti imprenditoriali successivi, mi ha fatto capire come si costruisce un’organizzazione e come si gestiscono le difficoltà sempre dietro l’angolo! Mi ha insegnato che bisogna stare sempre sul pezzo e saper cogliere i cambiamenti repentini caratteristici di un mondo che va sempre più veloce. Ho imparato a tessere i rapporti, ad aiutare gli altri a tirar fuori il meglio di sé, a gestire la responsabilità di essere la chiave del successo di qualcuno. L’esperimento è andato avanti per cinque anni, poi ho dovuto scegliere. Alla fine ho dovuto cedere al fascino dei libri! D – Come nasce poi la Santelli Editore, casa editrice il cui editore è il più giovane in Italia? R – Da piccolo, da bambino curiosissimo qual ero, ho sempre osservato l’attività di editore di mio padre. Per anni ho appuntato su un quadernino di colore rosso (che ancora conservo) come sarebbe dovuta essere la mia casa editrice ideale, scrivevo tutto quello che mi passava per la testa. Trascrivevo i miei sogni… Quando studiavo pensavo sempre al risvolto concreto che avrebbe potuto avere questa o quella teoria. Ho studiato tanto, tantissimo, come un matto. Ho fatto tanta esperienza… ho sviluppato il mio progetto discografico e ho aiutato mio padre provando a spiegargli (invano) che il mondo era cambiato, il mercato non funzionava più come prima e il digitale era già presente. Fiato sprecato! Nel frattempo, mio padre è stato poco bene, e l’età avanzava facendo perdere alla casa editrice tutta la linfa vitale: rimaneva solo il cognome! Volgeva a termine la sua quasi quarantennale e onorata carriera nel mondo dei libri. Mio padre lascia tanto: i libri Santelli sono arrivati fino ai banchi di scuola di ogni paesino d’Italia. La storia calabrese passa dai suoi libri. Tutto è cambiato dopo la mia laurea. Toccava a me: rischiare o mollare. Mia madre era stra-contrariata; voleva diventassi un docente universitario. Ma io no! Sono sempre stato convinto di una cosa, ossia che la vita è una sola e non posso sprecarla non realizzando i miei sogni; il posto fisso lo lascio a coloro che sanno apprezzarlo! Mio padre mi fu di grande sostegno, disse a mia madre: «Giuseppe ce la fa». Da dove ripartire? Dall’unica cosa che avevo: il cognome Santelli. Una questione d’orgoglio. Lasciate che vi racconti un aneddoto… Bisognava formalizzare il tutto, sono andato dal notaio e, una volta lì, mi trovai davanti un professionista incredulo: non capiva chi dovesse firmare – «Ma tu hai venticinque anni…» mi disse – e allora risposi: «Quindi, come saprà meglio di me, posso firmare un atto». Lì capii che l’età poteva essere un ostacolo per la mentalità comune, ma anche il mio punto di forza dato che ero capace di sorprendere! Iniziavo, così, da zero anzi da trecento euro sul mio conto personale! Ho trovato una sede e l’ho presa in fitto, morivo dal terrore di non poterlo pagare a fine mese. Una volta ho pianto forte preso dallo sconforto. Appena facevo un passo c’era una tassa da pagare che mangiava i miei primi guadagni o burocrazia da svolgere che mi portava via del tempo prezioso. Erano le primissime settimane, era assolutamente normale che fosse così. Nei momenti più cupi si può sprofondare oppure risuscitare. Ricordo che la mattina successiva mi alzai come un leone, l’adrenalina mi salvò! Dovevo farcela, ad ogni costo, non importava se dovevo alzarmi alle cinque del mattino e staccare a mezzanotte. Allora ho iniziato a lavorare notte e giorno, ad applicare tutto quello che la vita e i libri mi avevano insegnato fino a quel momento, a pensare come fare dei libri bellissimi e a trovare i giusti canali, a sperimentare una nuova concezione di editoria, a rafforzare l’impianto digitale e commerciale, a dotarmi di collaboratori eccezionali. Abbiamo iniziato così. Dopo appena un anno erano già oltre cento i libri pubblicati: un record assoluto per noi! Poche case editrici hanno questi numeri in Italia. Oggi fatturiamo a

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Viglialoro riceve il premio Grimoaldo I per la lirica E’ LU TEMPU LU VERU PATRUNI

Il prestigioso premio “Grimoaldo I” dell’omonima associazione culturale di Grimaldi è giunto alla edizione 2018. E lo riceve il poeta Gregorio Viglialoro con una poesia della raccolta edita da Santelli editore il cui protagonista, signore assoluto dell’essere, è il Tempo. Questo per altro si legge nel giudizio dato dalla giuria «E’ una poesia di senso questa del tempo che è il vero padrone dell’essere e dell’esserci. Poesia che spinge a cercare il senso della vita nel suo stesso esprimersi e manifestarsi. Sono versi profondi questi che disegnano immagini chiare in cui affonda l’affanno della giornata terrena; – si legge nel giudizio – sono versi attraverso i quali il cuore-poeta cerca una risposta alla fatica della quotidianità, ai dolori della vita, alla fine stessa dell’esistenza, che ha una durata non uguale per tutti. E’ il Tempo il segreto motore del tutto, un Tempo il cui cammino sa d’Eterno». Gregorio Viglialoro ha un passato d’antropologo e un animo da poeta che esterna nella vita privata: abbandonato le vesti di dirigente emerito statale si dedica da anni alla ricerca antropologica, alimentata da uno stretto contatto col Ch.mo Prof. Dr. Gerhard Rohlfs – già Ordinario di Filologia romanza nelle Università tedesche di Tubinga e di Monaco di Baviera, Specialista di Glottologia romanza, di Lingua e Dialettologia italiana, francese e spagnola. Sono queste esperienze e la forte comunione con la sua terra, Laureana di Borrello in provincia di Reggio Calabria, da sempre le chiavi del suo successo. Pubblica infatti diverse opere, sin da subito con la Santelli che ancora oggi lo vede nelle prime fila della sua pubblicazione e continua con le ristampe, segno di una grande richiesta. La nuova edizione di “Passa lu tempu e signa”, l’opera che ospita la poesia vincitrice, insieme ad altri best seller dell’autore, verrà presentata nell’autunno di quest’anno. Ufficio Stampa Santelli editore Di seguito la poesia vincitrice, estratta direttamente dal libro: E’ LU TEMPU LU VERU PATRUNI               E’ lu Tempu lu veru patruni non distingui né ponti e né strati non livella muntagni o vadhuni non ti guida distini o pedati. Non distingui né  ‘gnuri o picuni non si doli di li sani o malati si jè bona o jè mala a stagiuni si la vita havi l’anni cuntati. Non si doli si nc’è cu la notti la fa jornu cercandu n’abbentu si nc’è ancora cu ti usa u ddu-bbotti si li lutti su deci o su’ centu! Supa a’ pedhi si i signi d’’i zotti1 sugnu aperti e scanuscinu nguentu pe’ alleviari li carni assai cotti… pe’ carmari l’eternu turmentu! E’ caminu chi sapi  d’Eternu… ogni passu misura a natura, si cu nesci havi u puzzu assai fermu, s’è suverchiu …u sali ‘i sudura. Si non accrisci ogni jornu l’agiri chi havi sensu ‘st’amaru campari si la menti cavarca lu lìri ma ‘st’Immensu non lu sapi spegari? Havi sensu l’umanu suffriri e ntra milli duluri annegari si chist’omu non sapi crisciri si chist’omu non sapi sperari? Sini musca davanti a li uri o Cumpari no nc’è mai riparu si no ncìgni ‘mu preghi u Signuri ndinocchiuni davanti a n’artaru. Caru Calabbrisu finisci ‘i mirijari! Ricorda ca li jorna non sugnu sempi duci… zappa fundu fundu e mpara a siminari sinno’ cu’ li prejeri… tu porti puru a cruci! Lu Tempu ti è patruni… non lu poi fermari! E’ IL TEMPO IL VERO PADRONE   E’ il Tempo il vero padrone non distingue né ponti e né strade non livella montagne o vallate non ti guida destini e percorsi. Non distingue i signori dai bifolchi non si duole dei sani o dei malati se la stagione è buona o è cattiva se la vita ha gli anni contati. Non si duole se c’è chi la notte la passa in bianco cercando un sollievo se c’è ancora chi usa la doppietta se i lutti sono dieci o sono cento! Sulla pelle se le tracce delle bastonate sono aperte e sconoscono unguento per dare sollievo alle carni assai maltrattate… per calmare l’eterno tormento! E’ cammino che sa d’Eterno… ogni passo misura la natura, se chi nasce ha il polso assai fermo, se è bastevole il sale da sudore. Se non accresci ogni giorno l’azione che senso ha questo amaro vivere se la mente cavalca l’iride ma l’Infinito non lo sa spiegare? Ha senso l’umano soffrire e tra mille dolori annegare se questo uomo non sa crescere se questo uomo non sa sperare? Sei mosca davanti alle ore o Compare non c’è alcun rimedio se non inizi a pregare il Signore in ginocchio davanti ad un altare. Caro Calabrese finisci di oziare! Ricorda che i giorni non sono sempre dolci… zappa assai profondo e impara a seminare se no con le preghiere… tu porterai anche la croce! Il Tempo ti è padrone… non lo puoi fermare!

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A Gregorio Viglialoro il Premio “Giuseppe Calogero”

Il prestigioso e ambito premio “GIUSEPPE CALOGERO 2016”, giunto alla XXIX EDIZIONE, è stato assegnato a Gregorio Viglialoro grazie all’opera “Echi e Risonanze“ Frammenti Etno-Musicali Calabresi. Dalla tradizione alla Contaminazione, una produzione Santelli Editore. Si tratta di un’opera che rappresenta una grande operazione culturale: l’accostamento tra poesie in vernacolo calabrese di grande spessore e musiche di alta qualità che spaziano dalla musica lirica alla musica popolare, minuziosamente curate da M ° Francesco Perri. In alcuni brani è possibile persino ascoltare la voce narrante dell’autore stesso. Esprimono a tal proposito grande soddisfazione la Santelli Editore e lo stesso Gregorio Viglialoro, giunti ormai al loro 28° anno di collaborazione e pubblicazioni, dopo quest’opera che riesce a mettere insieme editoria e discografia, musica e cultura, tradizione e innovazione.   Gregorio VIGLIALORO è nato a Laureana di Borrello (RC). Laureato in Economia e Commercio, Dirigente emerito del Ministero del Tesoro/ Ragioneria Generale dello Stato. Direttore della Ragioneria provinciale dello Stato di Cosenza e di Crotone. Capo Dipartimento dell’Economia e delle Finanze della Provincia di Cosenza. Commendatore al Merito della Repubblica Italiana. Commercialista, Revisore contabile e Consulente Tecnico di Ufficio presso il Tribunale di Cosenza. Scrive da decenni in lingua e in vernacolo calabrese. Si ‘interessa di cultura popolare, folklore, filologia e antropologia culturale e criminale. Studioso di Economia Montana e Forestale e Micologia. Collabora a Riviste e a Periodici culturali. Per la metodologia di ricerca e di sintesi si rifà agli Studiosi Raffaele Lombardi Satriani, Giovan Battista Marzano e, in specie, al Ch.mo Prof. Dr Gerhard Rohlfs – già Ordinario di Filologia romanza nelle Università tedesche di Tubinga e di Monaco di Baviera, Specialista di Glottologia romanza, di Lingua e Dialettologia italiana, francese e spagnola – col quale ha avuto una periodica frequentazione negli anni ’50-’80, in coincidenza con le ricerche etnolinguistiche condotte dall’Esimio Glottologo sul territorio laureanese, ricavandone un arricchimento determinante per la propria definitiva impostazione poetico-linguistica. – Premio CIVIS 1962 del Ministero della P.I. – Premio alla Cultura 1983 della Presidenza del Consiglio dei Ministri. – Corrispondente di un’Agenzia di stampa nazionale autonoma. – Iscritto dal 1979 alla SIAE come creativo-Sezione OLAF. Ha pubblicato: – In vernacolo: Poesia: “Ardichi e Sambucu” Mit CS 1979, premi “Il Pino d’Oro 1979″ e “Vittorio Cappelli 1982”. “Accipitòtu” Edizione Nuova Comunità CS 1983, premio Zàgara di Rosarno 1984. “Sonetti ncazzusi”, con nota del Ch.mo Prof. Gerhard Rohlfs, Nuova Santelli Edizioni 1988. “Passa lu tempu e signa” Nuova Santelli Edizioni 1993. “Umbri” Edizione Nuova Santelli Edizioni 1999. “Vuci di celi luntani” Nuova Santelli Edizioni 2007. Teatro: “A Chiusura-lampu” [Tra il serio e il faceto, una quasi commedia satirica (in tre atti). Sperimenta- zioni teatrali dialettali] Nuova Santelli Edizioni 2007. Saggistica: “ECHI E RISONANZE” Frammemti Etno-Musicali Calabresi. Dalla tradizione alla contaminazione. Saggio poetico-musicale con partiture – Nuova Santelli Music 2014. Premio “Giuseppe Calogero 2016” XXIX Edizione e Premio “Amaro Silano 2017” IV Edizione. – In Lingua: Poesia: “Le Nebbie dell’Essere” Gabrieli Ed. Roma 1981, Medaglia d’oro al Premio “Il Pino d’Oro 1983”. “Violenza” Pellegrini Editore Cosenza 1983, Premio “Gubbio-Bosone (PG) 1983”. Condividi con i tuoi contatti:

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