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“Il sistema affidi italiano” in un articolo su “Panorama”

Lo scandalo di Bibbiano l’ha mostrato con evidenza drammatica: l’allontanamento di un bambino dai suoi genitori naturali e l’affido giudiziario a un altro nucleo familiare (o a un centro di accoglienza) è trauma capace di spaccare in due non soltanto una famiglia e, spesso, le vite che la compongono, ma anche l’opinione pubblica. Lo scopo di “Il sistema affidi italiano. Criticità di un mondo da rivedere” è fare luce sull’ambito giudiziario degli affidi, mettendone in evidenza le tante falle e proponendo spunti per una compiuta revisione del sistema. Non un semplice libro, quindi, ma una lettura utile per tutti: una guida per le famiglie e un monito a tutte le istituzioni affinché non accada più che un bambino venga ingiustamente allontanato dalla propria famiglia. Per saperne di più leggi il resto del nostro comunicato stampa. Se invece vuoi acquistare il libro clicca qui. Il libro fa la sua comparsa su Panorama in relazione al caso Bibbiano, con un articolo introduttivo dal titolo “Bambini rapiti dalla giustizia: un manuale di autodifesa” di Maurizio Tortorella uscito il 04 dicembre 2020. Leggi l’articolo sul sito ufficiale della rivista!

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Sara Anzanello, un libro per ricordarla

Sara Anzanello, pallavolista. Sono trascorsi due anni da quando un linfoma l’ha strappata alla vita, alla famiglia, allo sport italiano. Un vuoto per molti incolmabile. Di lei si ricordano i successi sportivi, certo, ma soprattutto la grande voglia di vivere che non l’ha mai abbandonata neanche nei momenti più difficili. Non ha mai smesso di sorridere alla vita, Sara Anzanello. Anche quando la vita le ha voltato le spalle. Oggi, un libro la vuole ricordare così, tra successi sportivi e momenti di vita quotidiana. La sua storia è raccolta in “Chiamatemi ancora Anza”, pubblicato recentemente da Santelli Editore. Di seguito, le testimonianze di chi l’ha conosciuta. Chiamatemi ancora Anza, la storia di Sara Anzanello Non è un libro, è un racconto di tante cose – afferma Maurizio Colantoni, supervisore per Santelli Editore della collana “Storie d’oro” – O forse non è neanche un racconto, è più semplicemente una storia di vita. Fatta di momenti esaltanti, a volte anche divertenti. Ma anche di momenti bui, di lotta, in campo e fuori dal campo, contro le situazioni che la vita ci propone ogni giorno” Sara Anzanello, nel libro, ha ricostruito la sua storia. E riscoperto se stessa. “Sara ha scavato dentro di sé, si è ritrovata in tutto quello che ha fatto. E si è raccontata, passo dopo passo. Il suo è un messaggio alla vita, un incitamento a essere forti e tirare fuori tutto quello che si ha ha dentro. Sempre” Immagini ed emozioni per lasciare una testimonianza “Sara ha lasciato una testimonianza di sé e della sua esperienza – spiega l’editor Alessio Callegari – Un libro, come lei stessa scrive, serve a creare nella fantasia del lettore le immagini, le emozioni, gli odori della storia. Lo ha fatto alla sua maniera, genuina. Si è affidata alle emozioni invece che alla razionalità, al cuore invece che alla mente” Ma non per questo Sara Anzanello non sapeva quale fosse l’obiettivo al quale voleva arrivare, per lei la pallavolo era tutto. “Doveva porsi un obiettivo che potesse essere influenzato solo da lei – prosegue Alessio Callegari – E in campo, tra le compagne, con i tifosi sugli spalti, Sara Anzanello ritrovava quella magia che cercava in ogni momento della vita di ogni giorno, dalla scrittura alla pittura” Non scappare quando le cose sono più grandi di noi “Chiamatemi ancora Anza” non è però la classica biografia quanto una raccolta selezionata delle frasi contenute nei suoi tanti diari. Un messaggio a non scappare di fronte alle cose quando le cose sono più grandi di noi. “Ne esce fuori una narrazione autobiografica di Sara, senza falsa retorica – commenta Andrea Zorzi, autore della prefazione del libro – Viene fuori la sua carriera, le sue vittorie e le sue sconfitte, le sue amiche e le sue nemiche. Niente colpi di scena, niente scappatoie, nessun eroe che la salva. Non c’è un lieto fine, il vissero tutti felici e contenti non fa parte di questa storia“ La vita è colma di occasioni, dipende da noi saperle afferrare ’ piuttosto il ritratto – continua Andrea Zorzi – di una persona di fronte a qualcosa più grande di lei. Con la consapevolezza che quando hai a che fare con le emozioni non si deve pensare, si deve reagire. La paura è un sentimento che uno sportivo non può permettersi di provare” Avere una mente di atleta in un corpo da paziente, come la stessa Sara Anzanello scrive. “Il messaggio del libro – sottolinea Alessio Callegari – è proprio qui, nel coraggio di affrontare le cose anche quando sai che le cose non avranno un lieto fine. Senza piangersi addosso” Credere nelle proprie capacità e nei propri sogni, con perseveranza, senza mai mollare. “Sara – conclude Alessio Callegari – era convinta che la vita è colma di occasioni, dipende da noi avere l’intelligenza di saperle afferrare” Il 28 febbraio 2013 Sara Anzanello scende in campo per l’ultima volta. Ma il suo messaggio è per sempre. Clicca qui per andare direttamente all’articolo completo pubblicato da Francesco A. Bellini su MilanoSportiva. Per acquistare il libro clicca qui.

9788831255738 Nella testa del campione, Sandro Corapi - cover front
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Sandro Corapi: “All’Inter è mancata la serenità mentale, serve una diversa gestione delle emozioni”

Una vittoria non arriva mai per caso, è frutto di un lavoro basato sulla corretta comunicazione tra l’allenatore e la squadra, sulla capacità di agire sulle giuste leve motivazionali, sulla corretta gestione delle emozioni. Passaggi obbligati per avere la fluidità mentale, condizione necessaria per affrontare ogni sfida al massimo delle proprie performance. Tutto questo è mancato all’Inter nella sfida casalinga di ieri sera contro il Real Madrid, reduce da una sconfitta che probabilmente ne pregiudica la qualificazione in Champions League. Abbiamo chiesto a Sandro Corapi, mental coach di importanti società di calcio (nel 2013 ha vinto la Coppa Italia con la S.S. Lazio di Pektovic), ideatore dell’app Menthal Calcio nonché autore del libro “Nella testa del campione” (Santelli Editore), un parere sulla deludente prestazione dell’Inter in qualità di esperto di tecniche motivazionali e di ottimizzazione delle performance. Sandro Corapi, mental coach “Il calcio attuale ha più che mai bisogno di una figura come il mental coach – sostiene Sandro Corapi, autore di “ Nella testa del campione” – Le squadre sono sottoposte a ritmi sempre più vertiginosi, non c’è tempo di lavorare sulle criticità che inibiscono performance ottimali” La conseguenza è il vuoto comunicativo tra allenatori e squadra, tra allenatori e società che genera incomprensioni e traumi sportivi a volte irreversibili. “Il mental coach lavora sia sulla prestazione del singolo, sia sull’armonia della squadra. E’ l’anello di congiunzione tra l’allenatore e la squadra, colui che riapre un dialogo spezzato. Scardina gli elementi depotenzianti a livello conscio e, soprattutto, inconscio che bloccano un giocatore, così che possa dare il massimo. Allo stesso tempo azzera le differenze tra chi gioca e chi non gioca in modo che tutti si sentano importanti” Gestione delle emozioni, le tensioni dell’ambiente si riflettono sulla squadra Leadership, comunicatività e gestione delle emozioni. Spesso note dolenti per molti allenatori. “Antonio Conte è un tecnico preparato, profondo conoscitore di calcio. Ma, come altri allenatori, dovrebbe prestare più attenzione alla comunicazione. La gestione delle emozioni, poi, è uno dei fattori più importanti in assoluto. Se manca, l’inevitabile conseguenza è che la squadra scende in campo contratta. Evidentemente la prestazione di ieri sera dell’Inter è conseguenza di stress e tensioni a livello ambientale. Tensioni che potrebbero arrivare da chiunque nell’ambiente non si ponga in maniera positiva e propositiva” Analisi lucida della condizione ambientale, il supporto del mental coach Elementi che, se non affrontati con adeguatezza, si traducono in energia negativa che, una volta liberata, contrae non solo a livello mentale ma anche muscolare. E’ in tale situazione che il mental coach dà il suo contributo, da figura esterna è in grado di fare una analisi lucida, spietata ma allo stesso tempo necessaria della condizione ambientale. Per andare ad intervenire sulle cause di performance negative” Autostima, fondamentali i segnali che provengono dall’esterno Un chiaro riferimento al caso Eriksen. Nella disfatta di ieri sera contro il Real Madrid, il tecnico dell’Inter lo ha mandato in campo a 4’ dalla fine a risultato già compromesso. “Metterlo in campo a pochi ultimi minuti dalla fine di una partita irrimediabilmente persa, non agevola certo l’autostima del giocatore. Un giocatore ha convinzione in se stesso, se non è abbastanza forte da autostimolarsi, se dall’ambiente esterno arrivano segnali che gli infondono fiducia. In questo caso, il primo a farlo dovrebbe essere proprio l’allenatore. Solo così può dare tutto quanto nelle sue possibilità. Ma se l’autostima viene a mancare, la paura di sbagliare prende il sopravvento e il giocatore stecca la partita” Leggi l’intero articolo pubblicato dal giornalista Francesco A. Bellini su MilanoSportiva cliccando qui. Per acquistare il libro clicca qui.

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“Via Veneto” di Simone Fiorito fa parlare di sé con il suo booktrailer pluripremiato

Il romanzo di Simone Fiorito è una favola moderna in apparenza leggera. Una ragazza affronta la fine di una storia d’amore sulla strada per inseguire il suo più grande sogno. Guardando bene, la leggerezza che può colpire inizialmente è solo un espediente per parlare del dolore della perdita, del vuoto lasciato da qualcosa che finisce, e dalla conseguente consapevolezza che si può solo andare avanti. Tutto questo, nella meravigliosa cornice della Dolce Vita romana: in un ritratto nostalgico di un periodo in cui Roma era piena di meraviglia e grande cinema. Il libro si propone tanto come romanzo di formazione, adatto a tutte le ragazze adolescenti proiettate verso la vita adulta (che ne apprezzeranno l’ispirazione chick lit), quanto come ritratto di un’epoca che risiede nella memoria e che ha reso grande il cinema italiano in tutto il mondo. Il boocktrailer che proponiamo qui è una vera e propria piccola perla del cinema (anche se non è un film). Il corto cinematografico è stato diretto da Lorenzo Catapano e ha vinto numerosissimi premi: il titolo di Best Trailer sia per il Cult Movies International Film Festival che per New Wave Short Film Festival; nonché il premio come Best First Time Filmmaker al Roma Short Film Festival. Recentissima la notizia di un nuovo riconoscimento: vincitore come The weird & wonderful per il London Web Film Festival. A questo punto vi invitiamo a guardare il filmato, buona visione! “E se la Roma della dolce vita tornasse a splendere per te?“ Simone Fiorito, Via Veneto

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“Rockerilla” introduce il romanzo “Fuori onda” di Giuseppe Mastrangelo

Un famoso reporter televisivo in crisi esistenziale deve coprire, con la sua squadra, un raccapricciante caso di omicidio. L’arresto di alcuni ragazzotti legati all’estrema destra sembra soddisfare gli inquirenti, giornalisti e pubblico, ma non lui che, arrivato a conoscere il vero movente del delitto deve decidere se svelarlo al pubblico o uniformarsi allo status quo come ha fatto per anni. Questo caso gli cambierà la vita? A cura di Eleonora Serino sul numero 487 del mese di febbraio 2021 di Rockerilla. Visita il sito della rivista cliccando qui. Uno sguardo più approfondito nel nostro comunicato stampa: leggilo qui. Per acquistare il libro clicca qui.

Elevazione del vuoto, Giusy.matinée Cascio - coverfront
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Il libro “L’elevazione dal vuoto” di Giusy Matinée premiato con diversi riconoscimenti

Quarant’anni sembra non bastino per liberarsi dalle catene mentali che tormentano Cate, la protagonista di questo travolgente racconto. A segnare la vita della ragazza sono prima un lutto, poi il pessimo rapporto con i genitori ancora legati alla tradizione anacronistica della Sicilia rurale del dopoguerra. Tutto questo la porterà a intraprendere un percorso psicologico nella speranza di liberarsi finalmente da ciò che la tiene ancorata al passato. Questo racconto, pubblicato da Santelli Editore nel 2019, ha riscontrato un meritato successo: è arrivato fra i finalisti del Concorso letterario Argentario 2019 e finalista al concorso letterario “I tre colori 2020“. Se vuoi conoscere la storia di Cate, puoi acquistare il libro cliccando qui.

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