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Antonio G. D’Errico parla del suo libro “Il virus delle verità” a Canale Italia

Il 12 febbraio 2021 Antonio D’Errico è intervenuto nella rubrica Notizie Oggi di Canale Italia a proposito del suo libro “Il virus delle verità“. Un libro che tratta della pandemia che, nonostante tutto, continua a essere attuale e a influenzare la nostra vita di tutti i giorni. Questo testo ne parla in maniera in un certo senso non convenzionale, scostandosi delle numerose pubblicazioni opportunistiche sul tema. “Il virus delle verità” tenta di portare alla luce una verità, tra le molte condivise dai media in questo periodo. Il saggio parte dalla situazione della scorsa estate, momento in cui il libro ha preso forma. Dopo la stesura estiva, il libro è uscito ad ottobre, ma da allora molto è cambiato. Infatti, nel testo si parla di previsioni per le nuove ondate, previsioni che purtroppo oggi ci troviamo a vivere. Proprio per questo, il volume costituisce un’importantissima testimonianza della situazione che si è creata allo scoppio della pandemia, delle prime misure di protezione approntate e i loro effetti, degli errori commessi dalle istituzioni. Il testo di D’Errico parla fuori dal coro, raccontando le cose così come sono realmente successe attraverso le vive parole di chi era coinvolto in prima linea: l’autore ha intervistato figure come Luciano Gattinoni, Fabrizio Ernesto Pregliasco, il dottor Gianluigi Spata e il professor Paolo A. Ascierto. Scendendo nei lati più oscuri di questa brutta situazione, ha indagato le scelte del Cobas della Lombardia e dell’ex sindaco di Cittanova, Ivo Costamagna. Proprio su questi temi D’Errico è intervenuto a Notizie Oggi. Ai microfoni di CANALE Italia l’autore ha parlato della distanza che si è creata tra la situazione odierna e quella in cui il libro ha preso forma, ma anche dei motivi per cui il saggio resta una traccia fondamentale di ciò che è stato. Ascolta l’intervista completa sul sito di CANALE Italia: clicca qui per andare sul sito ufficiale, quindi vai nella sezione “Guarda le ultime puntate di Notizie Oggi” e cerca il video “Notizie Oggi 12/02“. Per acquistare il libro clicca qui.

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“La Gazzetta del Tacco” parla del libro “Il sistema affidi italiano”

Intervista all’avvocato veronese Cristina Franceschini da sempre portavoce dei diritti dei bambini. Cristina Francescini si batte sistematicamente per i diritti violati dalla giustizia minorile italiana. Portavoce delle storture riscontrate nel sistema minorile degli affidi, ha fondato nel 2014 Finalmente Liberi Onlus, partecipando attivamente ai tavoli di lavoro istituzionali con i Presidenti della Commissione Bicamerale per l’Infanzia e l’Adolescenza e con il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza Nazionale. […] Ho letto con grande interesse il suo libro ” Il sistema degli affidi italiano. Criticità di un mondo da rivedere” edito da Santelli Editore . Qual è lo scopo della sua pubblicazione? Lo scopo era quello di lasciare una traccia tangibile di quanti abusi istituzionali segnalati per anni. È un libro facilmente comprensibile anche per chi non mastica il diritto.I lettori si immedesimeranno nei racconti contenuti all’interno del libro e le istituzioni si sentiranno chiamate in causa.Nel libro scannerizzando il codice QR è possibile leggere l’ Indagine Conoscitiva della Commissione Parlamentare per l’infanzia e l’Adolescenza aggiornata al 2018. Di cosa si tratta? Si, il libro contiene il report dell’ indagine conoscitiva conclusa nel 2018 dalla Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza. Un report dai cui dati la politica potrebbe, anzi dovrebbe partire per la modifica del sistema attuale iniquo ed inefficace. Nel libro si parla anche di chimerismo. Cos’è e che relazione ha con gli affidi? Si tratta di casi reali analizzati dalla coautrice Andrea Cangiotti, e che avrebbero dato luogo all’allontanamento dei bambini, quindi un trauma, dovuto all’ignoranza  e all’incapacità  di leggere i dati anche di natura scientifica degli addetti al sistema. Lei pensa che sensibilizzando l’opinione pubblica il sistema possa cambiare? O i giochi politici come ci insegna il caso Palamara, continuano a mantenere il sistema se pur iniquo? Credo che la conoscenza sia alla base del cambiamento; sensibilizzando l’opinione pubblica e le istituzioni, le cose possono cambiare. Purtroppo se la politica non se ne occuperà seriamente, sarà un fallimento generale. Intervista a cura di Cinzia Santoro, 20 dicembre 2020 Qui sopra si può leggere un piccolo stralcio di un articolo su “La Gazzetta del Tacco” dedicato a una delle autrici del volume “Il sistema affidi italiano“, Cristina Franceschini. La parte riportata è solo quella che parla del libro, tuttavia, l’articolo affranta il tema degli affidi in maniera più ampia e globale. Leggi l’intervista completa sul sito ufficiale della testata cliccando qui. Per acquistare il libro clicca qui.

Gennaro Volpe, Matteo Fantozzi
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“Sudore e cuore”, il libro che racconta la vita calcistica di Gennaro Volpe – sul sito ufficiale della Virtus Entella

Ieri [17 febbraio 2021] ha festeggiato il suo compleanno numero 40, avvolto dall’entusiasmo e dalla carica dei suoi ragazzi e della sua famiglia. Calciatore, capitano, allenatore, bandiera. Il percorso di Gennaro Volpe all’Entella non può passare inosservato, e anche per questo, da qualche giorno, è in vendita “Gennaro Volpe. Sudore e cuore”. Un libro che racconta Gennaro dentro e fuori dal campo. “Ho conosciuto Volpe quando da Roma mi sono trasferito a Chiavari”, spiega Matteo Fantozzi, giornalista e autore del libro, “Fin dai nostri primi incontri mi ha sempre dato l’impressione di essere un ragazzo onesto e sincero, sempre con il sorriso sulle labbra. Ho deciso di scrivere un libro sulla sua carriera calcistica proprio perché secondo me rappresenta l’essenza di ciò che vorrei vedere in tutti i calciatori. Impegno, voglia, spirito di sacrificio e lealtà, in poche parole sudore e cuore”. Volpe nel libro si racconta in prima persona, ma a rendere tutto ancora più speciale, sono tutte le testimonianze di chi gli vuole bene ed è stato al suo fianco in questo percorso. “Oltre a parlare di Gennaro, ho cercato di intervistare una cinquantina di persone tra tifosi, ex compagni di squadra, dirigenti e addetti ai lavori”, prosegue Fantozzi, “Il mio obiettivo era quello di cercare di creare un quadro che potesse spiegare a tutti che cosa è stato e che cosa continua a essere Volpe per Chiavari e per l’Entella. Nel libro cerchiamo di emozionare e divertire. Sono tanti gli aneddoti che vengono svelati, da quelli più personali come l’amore per il padre che gli ha trasmesso valori imprescindibili per la vita di tutti i giorni, passando per quelli più divertenti come gli scherzi ai compagni di squadra”. Il libro, edito Santelli editore, si può trovare online e in libreria. “Gennaro Volpe. Sudore e cuore“, la vita sportiva di Volpe in un volume da non perdere. Con questo articolo del 18 febbraio 2021 la squadra biancoceleste introduce il tributo di Matteo Fantozzi a uno dei loro capitani più famosi: “Gennaro Volpe. Sudore e cuore“. Leggi l’articolo direttamente sul sito ufficiale del club cliccando qui. Per acquistare il libro clicca qui.

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“Un sogno chiamato Roma” conquista le pagine di “Leggo”

“Un sogno chiamato Roma” parla di calcio e di Roma, ma non è una tradizionale carrellata di motivi per i quali si ama la squadra giallorossa, ovvero il ritratto di campioni del passato o protagonisti del presente. La storia indaga un aspetto più intimo dell’essere tifosi: quel brio che spinge a fare di tutto e a credere a qualsiasi cosa per sostenere il proprio sogno di bambini, del quale ognuno è geloso e poco propenso ad avallare stravolgimenti di simboli e certezze ad esso relativo. È una storia di fantasia, ambientata in un possibile futuro ma che affonda le radici nel passato e quindi in parte su fatti realmente accaduti. Offre informazioni “necessarie” a chi ha la Roma nel cuore e a chi semplicemente vuole conoscere un po’ di storia sportiva della città. Il romanzo di Romolo Buffoni, “Un sogno chiamato Roma” sbarca sul famoso quotidiano “Leggo” con un articolo pubblicato dalla redazione il 24 febbraio 2021.

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“Les Fleurs du Mal” recensisce “Il virus delle verità”

Il Covid-19 ha segnato per sempre la nostra vita, abbiamo imparato a convivere con l’angoscia, abbiamo iniziato a guardare l’altro con diffidenza, come un potenziale nemico portatore di pestilenze, e dopo una prima fase di speranza in cui abbiamo pensato che veramente tutto sarebbe andato bene, ci ritroviamo ancora a combattere il male che piega il mondo. Il problema è che non ci misuriamo solo con la malattia ma con un avversario ancora più potente: la paura. Parte della colpa va al sistema d’informazione, dopo un periodo di bombardamento mediatico al limite del terrorismo psicologico si è passati ad una comunicazione confusionaria e incompleta lasciando gli spettatori interdetti e frastornati. Il virus è entrato anche nella stampa contaminando la verità. Ecco perché la lettura de “Il virus delle verità” scritto da Antonio G. d’Errico e pubblicato da Santelli Editore, ci restituisce una immagine autentica dell’accaduto di cui abbiamo bisogno per ricostruire il nostro vissuto, la nostra storia. La ricerca effettuata dallo scrittore individua tre ambiti: la diffusione e la tipologia del virus, l’incisività dell’intervento del governo italiano e l’approfondimento sulla costruzione dei due centri Covid a Milano e Civitanova Marche che hanno destato molte polemiche. Per ricostruire le verità del virus D’Errico intervista chi il Coronavirus l’ha visto da vicino: Luciano Gattinoni (direttore del Dipartimento di terapia intensiva al Policlinico di Milano) Fabrizio Ernesto Pregliasco (infettivologo e direttore sanitario dell’Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano), il dottor Gianluigi Spata (presidente dell’Ordine dei Medici di Como e della Federazione Regionale degli Ordini della Lombardia), il professor Paolo Antonio Ascierto (ha ipotizzato e proposto per primo una terapia da covid 19 attraverso il tocilizumab), Riccardo Germani portavoce dei Cobas della Sanità della Lombardia. Mentre il Professor Pregliasco ci spiega la variabilità genetica del virus, Luciano Gattinoni chiarisce invece il funzionamento della terapia intensiva e la problematica relativa al reperimento di personale qualificato, infatti più che la ricerca di spazi è la gestione delle terapie lo scoglio insormontabile. Gianluigi Spata, Presidente dell’Ordine dei medici di Como, ci colpisce con la sua testimonianza. Contagiato a febbraio ha vissuto la malattia al suo apice di diffusione testimoniando la gravità del virus e la difficoltà ad amministrare l’emergenza nell’ospedale dove da medico si è ritrovato paziente. Attraverso i suoi occhi riviviamo la sofferenza di quei momenti dove si procedeva ancora a tentoni per la cura e l’estrema disponibilità di medici e infermieri a collaborare e a prestarsi a servizi per cui non avevano una preparazione specifica, cardiologi improvvisati pneumologi e infermieri impegnati in turni massacranti. Tutti loro nonostante la situazione hanno continuato ad assistere i pazienti con cura e attenzione rassicurandoli, questo ha fatto la differenza: la grande professionalità di tutto il personale ospedaliero che non ha mollato, che ha sacrificato affetti, famiglia e tempi di vita, andando oltre il proprio dovere e dimostrando la propria umanità. Germani invece ci introduce ad una polemica che non vorremmo ascoltare, ma è giusto come cittadini venire a conoscenza di come la regione Lombardia e la regione Marche hanno operato nella situazione di emergenza. In entrambe è stato costruito dal niente un nuovo ospedale da destinare ai malati Covid, quando erano già presenti altre strutture che non solo potevano essere pronte in tempi molto più brevi, ma già attrezzate e con personale disponibile. Leggiamo infatti che le terapie intensive non possono operare in autonomia, hanno bisogno di una collaborazione costante con gli altri reparti e soprattutto di personale. In entrambe le situazioni invece, nonostante il parere contrario di comitati cittadini e dei Cobas della Sanità, si è deciso di costruire strutture che alla fine hanno potuto ospitare solo una manciata di pazienti. Oltre all’utilità delle stesse, vengono messi in discussione i finanziamenti per la loro costruzione ancora poco chiari. Le parti politiche non hanno ancora dato spiegazioni chiare, la difficoltà a rendicontare le spese sembra essere la partecipazione di finanziatori privati, anche se come è poi emerso, parte dei fondi sono stati erogati dalla Banca d’Italia. Qualcosa non torna. *** Grazie Antonio D’Errico per averci fatto riflettere ed emozionare, ma soprattutto grazie per averci informato in modo chiaro e coinvolgente. Si chiude il libro con l’amaro in bocca perché da sempre si parla di cattiva sanità in Italia ma quello che emerge è che a prevalere è la responsabilità individuale, qualcuno ha deciso di spendersi totalmente per salvare vite umane, altri di speculare sulla circostanza critica. È una storia che conosciamo sia come individui che come italiani, è una storia che abbiamo già visto e continua a ripetersi, è una storia che dobbiamo conservare per non dimenticare, è una storia che dobbiamo scoprire per far emergere la verità. Recensione a cura di Alessandra Micheli, 20 dicembre 2020 Per visitare il blog “Les Fleurs du Mal” clicca qui. Per leggere la recensione sul blog clicca qui. Per acquistare il libro clicca qui.

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L’avvocato Cristina Franceschini su V-news a proposito del sistema affidi italiano

Durante l’appuntamento del 22 febbraio 2021 di “Il punto alle 20“, Thomas Scalera (direttore di V-news) e Annamena Mastroianni hanno intervistato Cristina Franceschini e Antonella Penati a proposito del sistema affidi italiano. L’avvocato Franceschini interviene in qualità di esperta e autrice, insieme ad Andrea Cangiotti, del testo “Il sistema affidi italiano. Criticità di un mondo da rivedere” che tratta proprio questo tema. Il saggio affronta la delicata questione affidi, ma anche le tante patologie della giustizia minorile e lo fa da più punti di vista: genitore, magistrato, assistenti sociali. Propone, in più, la concretezza di due diversi casi di cronaca emblematici, analizzati in profondità nel loro iter processuale. Scopo del volume è fare luce sull’ambito giudiziario degli affidi, mettendone in evidenza le tante falle e proponendo spunti per una compiuta revisione del sistema. Non un semplice libro, quindi, ma una lettura utile per tutti: una guida per le famiglie e un monito a tutte le istituzioni affinché non accada più che un bambino sia ingiustamente allontanato dalla propria famiglia. Guarda l’intervista completa sulla pagina Facebook di V-news cliccando qui. Per acquistare il libro clicca qui.

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