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“Gennaro Volpe” ed “L come Ledesma” a Città Celeste Tv

Le nostre due biografie calcistiche presentate dal canale laziale Due dei nostri autori sono stati intervistati dal canale sportivo Città Celeste Tv: Matteo Fantozzi per il suo “Gennaro Volpe. Sudore e cuore” e Gianpiero Farina con “L come Ledesma“. Qui di seguito vi presentiamo le due interviste complete, buona visione! Matteo Fantozzi parla di “Gennaro Volpe” a Città Celeste Tv “Gennaro Volpe. Sudore e cuore” ha l’obiettivo di raccontare la storia dietro il mito di Chiavari. L’autore vuole infatti permettere ai suoi lettori di scoprire chi è davvero il capitano biancoceleste e cosa ha fatto durante la sua carriera, dandone una visione tridimensionale che permetta così di immergersi in quello che è l’autentico e inedito ambiente sportivo in cui Volpe ha giocato. Il racconto include le voci di coloro che hanno condiviso questo percorso, attraverso le circa 50 interviste esclusive con tutti coloro che hanno ruotato intorno al giocatore: calciatori, giornalisti e tifosi. Un racconto del mitico capitano dei Diavoletti Neri che va oltre le sue azioni in campo. Ecco l’intervista di Federico Terenzi e Giulia Ragazzini a Matteo Fantozzi su Città Celeste Tv. Per acquistare il libro di Matteo Fantozzi clicca qui. Gianpiero Farina parla del suo “L come Ledesma” su Città Celeste Tv Il libro nasce con l’obiettivo e lo scopo di omaggiare un calciatore troppo spesso dimenticato e che può essere considerato un antieroe. Un antieroe entrato però nel cuore dei tifosi con umiltà, dedizione e sacrificio. Il volume è una ricostruzione personale e soggettiva dell’autore: un racconto fatto di episodi, aneddoti, sensazioni e ricordi. A rendere il tutto più caratteristico è l’utilizzo di uno strumento tanto semplice quanto forte: l’alfabeto. Qui sotto l’intervista completa condotta a Gianpiero Farina da Federico Terenzi per Città Celeste Tv. Partecipa alla conversazione anche Matteo Fantozzi, che come lo stesso Terenzi ha partecipato alla stesura del libro. Infatti Fantozzi, oltre a essere l’agente letterario di Farina, ha curato la postfazione del libro, mentre Terenzi ha scritto la prefazione. Per acquistare il libro di Gianpiero Farina clicca qui.

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“Il sistema affidi italiano” su Letture Sale&Pepe

Uno sguardo a tutto tondo grazie all’accoppiata recensione e intervista Il blog letterario Letture Sale&Pepe ha recensito il volume “Il sistema affidi italiano. Criticità di un mondo da rivedere” e ha intervistato una delle due autrici, Andrea Cangiotti. Entrambi gli articoli sono firmati Lady Owl. Qui di seguito vi presentiamo un’estratto della recensione e dell’intervista… buona lettura! Il volume tratteggia sotto più punti di vista la discussione, delicata e quanto mai controversa, sugli affidi giudiziari: l’attenzione alla figura genitoriale, l’esplicazione di casi di “chimerismo” e infine l’analisi di due casi di cronaca vissuti da un punto di vista processuale, esponendo l’intero iter giudiziario. Lo scopo del libro è di far luce su questo ambito giudiziario, mettendo in evidenza falle e aspetti da poter migliorare. Proprio a questo proposito il testo propone una revisione del sistema attuale. La recensione Quando ho terminato di leggere questo saggio, mi sono chiesta se fossi capace di recensirlo, come mi era stato gentilmente chiesto dall’autrice stessa, Andrea Cangiotti. La mia paura principale era quella di banalizzare un argomento che non conosco e di male interpretare un linguaggio che non mi appartiene. Certo, questo non è un libro da leggere in tranquillità e con spensieratezza, di quelli che apri per staccare la spina. Questo è un saggio che può essere d’aiuto a chi affronta i problemi di affidamento e difficilmente, penso, verrebbe letto da chi non ha interessi specifici nel settore, ma farebbe bene a tutti fare un po’ di chiarezza. Quello che viene posto, al di là di ogni dubbio, è la mancanza di una collaborazione semplice e veloce tra tutti gli enti e le persone che gravitano intorno al minore, in caso di un affido obbligatorio. È chiaro che non ci sia ancora una linea guida adeguata ai tempi e, spesso e volentieri, il minore in questione, proprio colui o colei che dovrebbe essere al centro della questione, viene lasciato in disparte e abbandonato ad una burocrazia lenta e incapace. Viene anche aggiunto quanto sia facile, per certi enti o persone dare più importanza alla percezione di soldi per la “cura” di questo minore che, in effetti, non si tiene molto in considerazione. Viene messa in evidenza la difficoltà con cui molti genitori riescono a riportare a casa il bambino e la facilità con cui questo venga portato loro via. Le leggi a riguardo sono antiquate e non adatte ai tempi. Lady Owl L’intervista ad Andrea Cangiotti Cosa ti ha spinta ad iniziare a scrivere? In realtà credo che nessuno mi abbia mai spinto, è una “cosa” che ho dentro di me da sempre, quando scrivo mi sento davvero realizzata. Certamente i libri attorno ai quali sono cresciuta mi hanno dato un certo imprinting, infatti scrivo poesie da quando sono bambina. Ora come ora sento questa dote come una forza contro una società che vuole renderti sempre più ignorante e schiavo di sentimenti e oggetti superflui. Ho tante cose da dire, e per farlo mi piace riempire il foglio bianco. Riguardo il tuo ultimo libro “Il sistema degli affidi italiano”, perché hai deciso di scrivere un saggio al riguardo? Chi mi conosce sa che amo i bambini, in più sono laureata in giurisprudenza. Questo mix mi ha portato a dar voce alle loro ingiustizie in questo ambito. Non è ammissibile che una famiglia venga distrutta per un motivo prettamente economico. I soldi sono la reincarnazione del diavolo, spingono l’uomo a soffocare i veri valori della vita. Se la società di oggi si sta così tanto disgregando è per tale ragione. Che progetti hai per il tuo futuro letterario? Scrivere, scrivere e ancora scrivere. Leggere i miei 6 o 7 libri all’anno per rafforzare il mio stile. Ora sto lavorando alla narrativa dopo due anni di pausa, in cui ho scritto una biografia (su sport e disabilità) e il saggio sul tema degli affidi illeciti. Sarà un distopico, un libro che vuole dissacrare la tecnologia e le sue inevitabili conseguenze. Un libro amaro, senza mezzi termini, che vuole porre tante domande su come sarà il nostro futuro. Il titolo è pronto, la storia è già in me, devo solo metterla sul foglio bianco che langue nell’attesa… Lady Owl Per leggere la recensione completa sul sito di Letture Sale&Pepe clicca qui. Per leggere l’intervista completa clicca qui. Visita direttamente il blog cliccando qui. Per acquistare il libro clicca qui.

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Art a Part of Cult(ure) introduce “Claudio”

Articolo di Isabella Molonia Con queste parole Raffaele Bene descrive la complessa figura di Tiberio Claudio Nerone Germanico nell’opera Claudio. Il primo imperatore gallico di Roma (Santelli editore). «Era, sì, un intellettuale, dalla salute malferma, piuttosto recalcitrante, almeno in un primo momento, a immergersi nelle acque torbide del potere, dalle quali era stato, suo malgrado, escluso. Ma era un uomo che covava dentro di sé un grande senso di vendetta, un odio viscerale (possiamo dirlo senza paura di essere smentiti), nei confronti di quel nipote che a più riprese lo aveva umiliato». L’autore ha interesse nel restituire il ritratto veritiero di un sovrano che è stato vilipeso dalla storiografia ufficiale: Seneca, Tacito e Svetonio hanno infatti descritto nelle loro opere un Claudio debole e incapace di reggere il peso del potere. Raffaele Bene è di tutt’altro avviso: Claudio è stato per lui un Dr. Jekyll e Mr. Hyde ante litteram, che ha manovrato da lontano i fili del destino di molti, rimanendo sempre nell’ombra. Nell’opera si racconta della nascita di Claudio nel 10 a.C. – figlio di Druso (a sua volta figlio di Ottaviano) e di Antonia minore (figlia di Marco Antonio) – e si mostrano le difficoltà della sua crescita a causa di una poliomielite che aveva minato la sua costituzione. Allontanato da tutti e anche dalla sua stessa madre, che lo definì una «caricatura d’uomo», Claudio cresce covando un forte risentimento nei confronti di tutti coloro che erano ben accetti nella società romana, come suo fratello Germanico. A lui fu invece impedito di rivestire cariche pubbliche, e solo in età adulta gli fu concesso di essere console durante il regno di Caligola, figlio di Germanico. La storia racconta che non scorresse buon sangue tra zio e nipote: Caligola tentò anche di far annegare Claudio a causa di una divergenza di opinioni. Raffaele Bene delinea quindi il ritratto di un uomo rancoroso e calcolatore, mal tollerato anche dalla sua famiglia e praticamente invisibile agli occhi della gente. Non sembra quindi così strano che probabilmente sia stato parte attiva nella congiura del 41 d.C. ordita contro il folle tiranno Caligola durante i ludi palatini, che ha portato alla sua morte. Una partecipazione che ha permesso al bistrattato Claudio di salire al potere e di prendersi la sua rivincita contro il fratello che gli aveva rubato ogni gloria e contro il nipote che aveva attentato alla sua vita, e in generale contro tutti coloro che avevano osato guardarlo dall’alto in basso. Con questo articolo di Isabella Molonia pubblicato il 27 febbraio 2021 la rivista Art a Part of Cult(ure) introduce il romanzo dell’esordiente Raffaele Bene. Per leggere l’articolo direttamente sul loro sito clicca qui. Per acquistare il libro clicca qui.

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Intervista esclusiva all’autrice di “Ridi di me ti prego”

Altra Notizia ha pubblicato giorno 1 Marzo 2021 un’intervista esclusiva a Valentina Neri sul suo ultimo romanzo “Ridi di me ti prego“. Il romanzo della Neri è il racconto di una casalinga modello di Milano, Cecilia, che dopo aver incontrato un fotografo romano a un evento mondano si trova improvvisamente in un mondo del tutto nuovo: quello del sado-masochismo. Come questa donna normale entri in contatto con una visione della sessualità per lei del tutto inesplorata e quale sia la sua reazione costituiscono il perno della storia. Tra le pagine troverete erotismo e umorismo, in una combinazione unica e coinvolgente. Il testo, oltre agli aspetti comici, mette in risalto i tanti modi in cui una donna può essere schiava, anche di se stessa, e i limiti che, talvolta, c’imponiamo. Quella della protagonista Cecilia è certamente una storia atipica, ma il cui binomio BDSM e umorismo si dimostra certamente vincente, capace di dare al sado-masochismo una profondità psicologica ed emotiva. “Ridi di me ti prego” di Valentina Neri porta nella vita di tutti i giorni una sessualità che generalmente è considerata estranea al vivere comune. Nella propria pagina, Altra Notizia ha pubblicato sia un articolo scritto che riporta le risposte dell’autrice, sia un video nel quale Valentina Neri risponde a voce alle domande e presenta il suo libro. Per leggere l’articolo di Altra Notizia clicca qui. Qui sotto invece vi proponiamo direttamente il video in cui potete ascoltare le risposte dalla voce della stessa Neri. Per acquistare il libro clicca qui.

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Lakinion sul quotidiano “Il Foglio”

Il romanzo di Marika Falotico vincitore del premio letterario “APOLLO”, è stato recensito nella rubrica Libri del quotidiano Il Foglio. Il libro racconta lo scontro tra Sybaris e Kroton, che non fu solo militare, ma anche ideologico, trasformandosi in uno dei conflitti più importanti della Magna Grecia. Il testo però parla di questo incredibile evento non solo dal punto di vista storico. Tra le sue pagine l’autrice racconta infatti gli amori, come quello tra Philippos e Thalassa, ma anche la vita di tutti i giorni del VI secolo a. C. Ancora, Marika Falotico mette a frutto la sua esperienza archeologica: “Lakinion“ è un ponte tra i luoghi più amati della Crotone di oggi e quegli stessi luoghi di un tempo. Tuttora possiamo visitare i dintorni del promontorio Lacinio (Lakinion) e percepire quegli echi immortali, affacciandoci sul mare, sempre uguale e meraviglioso. Ecco l’articolo pubblicato da Gabriella Cantafio nella rubrica Libri de Il Foglio il 2 marzo 2021.

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“Un sogno chiamato Roma” su “Il Tempo”

Come sarebbe ognuno di noi se qualcuno cambiasse il nostro passato? È questo il “sogno” che il tifosissimo Riccardo vive una volta convinto dei nefasti effetti che la scelta della presidenza americana di James Pallotta di avallare il cambio della data di fondazione della As Roma dal 22 luglio 1927 tradizionale al 7 giugno 1927 (ricavato da studi basati principalmente da articoli di giornale dell’epoca) ha avuto sulla sua squadra del cuore. Il racconto è quindi una perfetta miscela di storia, cronaca e fantasia che, alla fine, non sono quasi più distinguibili fra loro. Ecco un’altra opinione positiva per “Un sogno chiamato Roma“, il romanzo di Romolo Buffoni, pubblicata questa volta nella rubrica Libri de Il Tempo il 21 febbraio 2021.

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