Il dramma della lettura in Calabria

A noi viene da dire ”senza cultura non si mangia”, parafrasando a modo nostro una celebre quanto macabra citazione.
 
Dagli ultimi dati ISTAT emerge infatti che le Regioni più ricche, sviluppate e produttive siano anche quelle in cui si legge di più. Viceversa e in maniera proporzionale, laddove disoccupazione, sottosviluppo e povertà  sono presenti maggiormente in società si fa più fatica a trovare tempo, voglia e predisposizione di arricchirsi culturalmente o, semplicemente, passare qualche ora in compagnia del ”buon vecchio” libro.
Da storica Casa Editrice calabrese non possiamo che essere rattristati dai dati concernenti la nostra Calabria, risultata essere la Regione in Italia con il minor numero di lettori. Si tratta di un dato drammatico e lo è non tanto e non solo per l’editoria, ma per il ruolo economico, culturale e sociale che riveste e ha sempre significato la lettura.
 
Crediamo che vi sia un nesso tra benessere, cultura e tranquillità economica che tutte le nostre Istituzioni non possono sottovalutare, ma che, a nostro avviso, devono tenere in considerazione, provando a incidere in maniera positiva, dimostrando realmente il loro interesse per la problematica.
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